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17-10-2008 11:18

istiocitosi

Domanda
Volevo solo correggere il periodo,mio cugino ha iniziato a star male a fine Agosto e non a fine Settembre come erroneamente ho scritto nella prima.

24-10-2008 14:55

istiocitosi x

Domanda
Ottobre 2008 Gent.le Dott. Sono la mamma di Ilaria una bimba di sei mesi (oggi), ha circa un mese di vita la mia piccola ha contratto la varicella, dal quel momento è iniziato il tutto. Queste eruzioni cutanee che non smettevano..Dopo varie visite e dopo un esame istologico ci siamo trovate nel reparto oncologico del Regina Margherita di Torino e qui ci confermano la diagnosi: istiocitosi a cellule di L., fortunatamente localizzata solo alla cute. Da circa quindi giorni le si sono gonfiate un pochino le ghiandole sotto le orecchie. Ha avuto un po' di mal di gola. Questo gonfiore può essere causato appunto dal mal di gola? Vivo nel terrore, che debba fare la chemio. Mi hanno detto che se localizzata solo alla cute, dovrebbe "Autocurarsi" nel tempo... Ma ci sono possibilità che oltre alla cute possa prendere in altre parti del corpo? Ovviamente, ritengo di essere in buone mani, i medici oltre alla loro gentilezza, mi hanno dato fiducia. ma non mi sento tranquilla, ho paura per la mia bimba, che fortunatamente, sta bene, cresce, mangia, sorride, insomma se non fosse per quell'eruzione....non sembrerebbe che abbia nulla. La ringrazio per la sua disponibilità. Virginia
Risposta
Gentile signora, quando inizia cosi' nella maggior parte dei casi si
risolve da sola e non coinvolge altro.
Capisco la sua ansia ma io sono fiducioso!
Il Dr. Brach e' molto bravo.
Mi faccia sapere.

Maurizio Aricò
Direttore
Dipartimento Oncoematologia Pediatrica e Cure Domiciliari
Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer
Viale Pieraccini, 24
50139 Firenze
tel. +39 055 5662739
Fax  +39 055 5662746
m.arico@meyer.it

24-10-2008 14:55

Richiesta

Domanda
sono la nonna di un bimbo di sei mesi.Da circa 3 mesi sul viso del mio nipotino sono comparsi 3 foruncoletti ai quali non abbiamo dato peso. visto che permanevano lo abbiamo portato a visita dal pediatra e ci ha rassicurati diagnosticando una impetigene da curare con assunzione di antibiotico per 10gg. ma di girni ne sono trascorsi cica 90 e questi foruncoletti non scomparivano ne si attenuavano.Ci siamo così recati da un dermatologo presso il centro IDI di roma e, come lo ha visto ci ha fatto fare una biopsia. E' inutile dire che la malattia ci era assolutamente sconosciuta e per molti versi lo è ancora.La mia domanda è la seguente:è giusto pensare che non può trattarsi di forma grave dato il tempo trascorso? E' escluso che abbia intaccato altri organi visto che il bambino non accusa nessun tipo di disturbo? e ancora come ci dobbiamo comportare con un bimbo tanto piccolo cioe come ci si può accorgere se la malattia dovesse evolversi? Vi sarei molto grata se voleste darmi delle assicurazioni una nonna terrorizzata
Risposta
Deve essere visto per completezza da un pediatra oncoematologo. A Roma
puo' andare al Bambino Gesu'.
Se si esclude che ci siano altri organi interessati non e' un problema.
Mi faccia sapere!

Maurizio Aricò
Direttore
Dipartimento Oncoematologia Pediatrica e Cure Domiciliari
Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer
Viale Pieraccini, 24
50139 Firenze
tel. +39 055 5662739
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07-07-2008 17:59

dopo 15 anni

Domanda
Egregio dott Aricò sono Davide 22 anni..sono stato colpito da istiocitosi x della mastoide dx quando avevo 5 anni.Sono guarito e sto conducendo una vita normale e non ho avuto ostacoli a livello fisico visto che gioco a calcio a livello discreto.Da qualche settimana lamento un dolore toracico sullo sterno e nelle costole mentre eseguo certi movimenti...i raggi danno esito negativo..devo preoccuparmi e continuare con altri esami..quante sono le probabilità di recidività della malattia?grazie mille
Risposta
Il rischio e' davvero minimo. E' piu' facile si tratti di una piccola
cosa. Se il dolore dovesse persistere va rivalutato ma senza nessuna ansia!


Maurizio Aricò
Direttore
Dipartimento Oncoematologia Pediatrica e Cure Domiciliari
Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer
Viale Pieraccini, 24
50139 Firenze
tel. +39 055 5662739
Fax  +39 055 5662746
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17-09-2008 15:55

Istiocitosi cutanea NON-X

Domanda
Buonasera, sono una donna di 49 anni a cui è stata diagnoticata circa 10 mesi fa una ISTIOCITOSI CUTANEA LOCALIZZATA NON-X (priva di cellule di TOUTON). La malattia si presentava inizialmente con un evidente rossore al naso. Sono stati fatti tutti gli esami clinici proposti denotando tutttavia un buono stato di salute. Ad oggi il rossore è leggermente diminuito. Tale caso è stato mostrato anche recentemente ad un convegno a Napoli grazie ai medici che hanno seguito la mia malattia. Volevo sapere cosa ne pensava, o se aveva trattato dei casi simili. Grazie in anticipo.
Risposta
Sono istiocitosi in genere cutanee di piccola entita'. Se ha dubbi,
chieda un parere alla Dr.ssa Passoni alla Clinica Dermatologica di Milano.

17-03-2009 05:43

consigli

Domanda
caro dottore ho 42 anni, da circa 5 soffro di emicranie per cui assumo oltre a farmaci antidolorifici i cui effetti sono alquanto labili, anche Topamax da circa tre anni e seglor consigliato da circa 4 mesi. i fattori scatenanti si manifestano in particolare durante il ciclo mestruale. data comunque le manifestazioni piu frequenti di quest'ultimo periodo ho deciso di fare una risonanza magnetica risultato:Tra altro LACUNA DIPLOICA PARIETALE SX, RIFERIBILE IN PRIMA ISTANZA AD EMANGIOMA O A GRANULOMA EOSINOFILO. Mi è stato consigliato e effettuare un rx cranio risultato: AREA OVOLARE DI OSTEOLISI, A MARGINI NETTI REGOLARI, CON ESILE ORLETTO DI SCLEROSI, A LIVELLO PARIETALE (OPPORTUNO CONTROLLO TC MIRATO. Di seguito mi è stato consigliato un ANGIO RM ARTERIE INTRACRANICHE il cui risultato è stato: NON SI OSSERVANO SIGNIFICATIVE ALTERAZIONI DI CALIBRO E DEL SEGNALE DI FLUSSO NEI SEGMENTI ARTERIOSI ESMINABILI. Di seguito a questi il neurologo mi ha riferito che questo tipo di diagnosi comporterebbe un intervento chirurgico. vorrei qualche delucidazione in merito alla diagnosi; cosa comporta l'eventuale intervento e dopo, se è consigliato ed eventualmente quali sono i centri più affermati in tal senso visto che in Calabria sembrerebbe che non ve ne siano. La ringrazio.
Risposta

Gentile Sig. Donatella, Nel caso si tratti di istiocitosi a cellule di Langerhans, al cui localizzazione ossea e' definita anche "granuloma eosinofilo", è una condizione benigna, che non implica rischi significativi. E' da verificare che questa sia in effetti la causa delal sua cefalea, cosa possibile ma anche non scontata. Varra' poi la pena di fare qualche approfondimento per vedere se ci sono segni di malattia in altri organi. Penso si possa rivolgere con fiducia al nostro eccellente neurochirurgo, Lorenzo Genitori, che legge in copia, per una eventuale biopsia della lesione osteolitica. Mi tenga informato. Cordiali saluti,


Maurizio Aricò
Direttore
Dipartimento Oncoematologia Pediatrica
Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer
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tel. +39 055 5662739
fax  +39 055 5662746
m.arico@meyer.it

17-09-2008 15:55

istiocitosi a cellule del langerhans

Domanda
Mi sono rivolta agli oncologi della clinica pediatrica di Bari,così come lei mi aveva consigliato. Sono stati eseguiti tutti gli esami strumentali ed ematici come da protocollo. Tutti gli esami hanno dimostrato che non vi sono altre lesioni,ma nonostante queste buone notizie i medici di Bari ritengono necessario sottoporre la bambina alla chemioterapia con vimblastina e cortisone come da protocollo.Abbiamo consultato altri ocologi che invece pensano che non dobbiamo fare niente, soltanto un controllo RX del capo tra 3 mesi ed eventuale trattamento con deltacortene per circa 3 settimane da iniziare subito.Ovviamente in questa situazione non siamo in grado di decidere,le chiedo anora una volta il suo aiuto siamo disposti a venire a Firenze. Cordiali saluti Vincenza
Risposta
Mi chiami.

02-10-2008 09:44

Granuloma eosinofilo

Domanda
Carissimo Prof.Aricò, sono in cura nel Vs.reparto di Oncoematologia del Meyer. Il mio Tommy è stato operato il 12/05/08 ad un orbita per un granuloma eosinofilo. Come da protocollo è stato sottoposto ad una cura di deltacortene continuata ed una velbe una volta alla settimana e questo per sei settimane. Ora sta proseguendo la seconda fase.Una velbe ogni 3 settimane con 5 giorni di deltacortene per la durata di 12 mesi.Tutto sta procedendo bene. Il 01/10/08 ho effettuato una visita di controllo con il medico che lo ha operato e mi ha riferito che le probabilità che la malattia si possa ripresentare sono 0.Sia per il fatto che il granuloma fosse localizzato in un punto preciso e sia per la cura fatta.Vorrei gentilmente sapere da Lei che ovviamente la studia se realmente dopo la cura e nel suo caso posso considerare il mio bambino completamente guarito dalla malattia o se devo aspettarmi un ritorno e stare all'erta. Grazie per tutto quello che sta facendo per noi......... Buona giornata

27-07-2008 11:50

commerciante

Domanda
Caro Arico' mio fratello Antonio è venuto a mancare dopo una lunga sofferenza .Se ricordate dopo il trapianto bipolmonare per istiocitosi x ,dopo tre anni gli era ritornata la malattia ,tentata di curare con la thalidomide ,ma a gennaio ha avuto una infezione da criptococco e da allora è andato sempre peggiorando fino alla morte.Che cosa avremmo potuto fare per salvarlo?Forse se ci attivavamo prima per un secondo trapianto lo avremmo potuto salvare? Un affettuoso saluto e vorrei al più presto parlare con Lei per poter aiutare in modo attivo le altre persone che lottano contro questo male. Daniele tel. 3472140228
Risposta
Caro Daniele, mi spiace molto per la perdita di suo fratello. Purtroppo la sua storia clinca ea drammatcamene segnata e non credo si sarebe potuto fare di piu'. Un secondo trapianto era ahime assolutamente controindicato alla luce delle conoscenze attuali. Esiste un'etica del trapianto in cui anche il sacrificio della donazione deve esere rispettato destinando l'organo ad un paziente che abbia una ragionevole possibilita' di guarire. Cosi' purtroppo non era ad oggi per lui. Lasci passare qualche tempo. Poi se ha piacere mi cerchi ancora. M.Arico'

17-09-2008 15:54

Istiocitosi non X

Domanda
Gent.mo dott. Aricò, a seguito di un intervento eseguito sul fianco sx di mia figlia che ha 6 anni, le è stato asportata una neoformazione, l'esame istologico ne ha diagnosticato una "Istiocitosi non x". Che vuol dire? Che differenza ha con la Istiocitosi X? Quali sono le cure? Grazie. Favarò Marta (Palermo).
Risposta
Sono istiocitosi in genere cutanee di piccola entita'. Se cosi' e', non
vedo problemi.