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AREA PAZIENTI

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17-09-2008 15:51

Richiesta

Domanda
Egregio Professore ho 74 anni e all'età di trenta sono stato ricoverato al policlinico di roma per dimagrimento eccessivo bevendo circa 15 litri di acqua e rifacendone altrettanta, e dopo ripetute analisi (compreso il pneuma encefalogramma) scusi se la dicitura non è esatta. Dovevo essere operato alla testa in quanto avevano individuato un'ombra all'ipofisi ma dopo un'attenta riflessione sono stato dimesso con l'invito a tornare dopo un mese per riesaminare il tutto. Con il tempo sia la magrezza che il bere e orinare si sono, quasi, normalizzate, infatti ora bevo normale 1- 1,50 litri di acqua e urino ogni 3 o 4 ore, successivamente si sono ingrossati i linfonomi inguinali,che temendo il peggio mi sono stati tolti ma la linfa non avendo più via di uscita,all'inguine, si ammassa su tutta la gamba in particolare sulla coscia. Mi sono rivolto all'oncologo Dr. Di Costanzo che con chemioterapia e radioterapia ha attenuato l'indurimanto dei muscoli della coscia e per evitare il gonfiore della gamba porto da 5 anni un monocollant. La domanda è dopo queste patologie la paresi delle estremità del nervo sciatico può essere stata causata da una nuova forma dell'istiocitosi-x ? La ringrazio e attendendo una Sua risposta La saluto distintamente.
Risposta
Certamente e' possibile. Bisognerebbe valutare l'esame istologico dei
linfonodi e il suo quadro clinico attuale.
Si facca vedere da un buon ematologo.

01-09-2008 12:53

trapianto epatico

Domanda
Prof Aricò sono la moglie di Giovanni Longobardi il ragazzo affetto da istocitosi x e paziente della prof Paola Rottoli.Se ricorda siamo stati da lei nel 2006.Non dimentichero mai la sua gentilezza e le parole che ha detto a mio marito spronandolo a fare il trapianto di fegato e polmoni.Dopo quella visita la malattia di mio marito è peggiorata, ha subbito fratture multple al corpo, il fegato è peggiorato nel giro di 6 mesi. Ma in quei mesi ho smosso tutto grazie all'aiuto di un prof di Napoli(Oreste Cuomo) Giovanni è entrato in lista trapianti.Il prof Cuomo poi ci ha mandato a Padova dove Giovanni il 14/8/08 ha effettuato il trapianto epatico seguito dall'equipe del Prof Cillo con la collaborazione del prof Rea per i polmoni.Giovanni ora è ancora in terapia intensiva ma è vivo ed è felice .La ringrazzio e ci tenevo a farle sapere questa notizia cosi bella è di speranza per gli altri ammalati.Cordiali saluti non la dimenticherò mai. Giovanna
Risposta
Carissima Giovanna,

sono felice che il filo non si sia spezzato.

Bisogna avere coraggio anche e soprattutto per fare le cose importanti,
come e' necessario per risolvere i problemi importanti.

Tenete duro e fatemi sapere!


Maurizio Aricò
Direttore
Dipartimento Oncoematologia Pediatrica e Cure Domiciliari
Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer
Viale Pieraccini, 24
50139 Firenze
tel. +39 055 5662739
Fax  +39 055 5662746
m.arico@meyer.it

18-06-2008 13:07

Istiocitosi Erdhmer Chester

Domanda
Buongiorno Professore, sono un uomo di 48 anni e nel dicembre del 2005 presso il S. Raffele mi hanno diagniosticato una istiocitosi su base Erdhmer Chester. MI ha colpito nel retroperitoneo procurandomi una idronerfosi cronica ed ora mi sono stabilizzato a 270 di urea e 7.4 di creatinina.Soffro di anemia monocolore curata con iniezioni di Epo ed altri sintomi che per ora non influenzano il mio stile di vita.MI sono sottoposto 2 anni fà ad una cura di interferone e cortisone, inutile dirle che non è stato raggiunto nessun risultato anzi mi ha procurato notevoli problemi.Le chiedo se mi può indicare ( se c'è) e se è il caso di interpellare un'altro medico probabilmente più preparato su problematiche simili.Grazie.
Risposta
di recente è stata segnalata la utilità di un nuovo farmaco in un
sottogruppo di pazienti con la sua malattia.
Dove è seguito? Bisognerebbe parlare con il suo patologo e vedere di
fare lo sudio di un marcatore sulla biopsia, per capire se il farmaco
può essere utile.

18-06-2008 13:09

istiocitosi a cellule del langerhans

Domanda
La ringrazio per avermi risposto così tempestivamente,il neuro chirurgo che ha operato la bambina ci ha indirizzati dal prof. Riccardi all' osp. Gemelli. Abbiamo preso contatti,ma ci sono dei tempi piuttosto lunghi per eseguire la scintigrafia ossea. Per ridurre l'attesa potrei eseguire la scintigrafia ossea total body all'osp. di Taranto? e se si mi puo scrivere che tipo di scintigrafia eseguire?Le vorrei chiedere ancora se è possibile eseguire anche altri esami utili per una valutazione generale e se lei può visitare la bambina;siamo disposti a venire a Firenze.Cordiali saluti aspetto una sua risposta.
Risposta
Se la scintigrafia è complicata si può fare una radiografia dello
scheletro con lo stesso risultato, magari completando esami parzialmente
fatti.
Se ha difficoltà me lo dica.

Maurizio Aricò
Direttore
Dipartimento Oncoematologia Pediatrica e Cure Domiciliari
Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer
Viale Pieraccini, 24
50139 Firenze
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05-06-2008 20:41

quid agendum?

Domanda
Gentile prof. Aricò sono un medico nucleare (lavoro in ospedale a Viterbo) e le scrivo su suggerimento della dott.ssa Fidani per un problema che riguarda mio figlio Giovanni, di anni 13. Riassumo rapidamente la sua storia clinica: - verso il 20 febbraio il ragazzo ha iniziato ad accusare un dolore intenso in sede medio-dorsale irradiato all'emitorace di destra, acuito dal decubito supino. - il 3 marzo ha eseguito uno studio RM che ha mostrato una lieve variazione di segnale in D9, considerata non significativa. - il dolore nei giorni successivi si è acuito, portandolo a un atteggiamento antalgico (evitava le scale). - il 28 marzo è stato ripetuto uno studio RM che ha mostrato un ampio rimaneggiamento dell'emisoma destro di D9 esteso al peduncolo; alla TC immediatamente eseguita si è evidenziata un'importante osteolisi del soma e del peduncolo destro del metamero. - il ragazzo ha avviato un DH presso l'Oncologia dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma. Nel corso del ricovero ha eseguito una scintigrafia ossea che mostrato un'iperattività del solo metamero indicato ai precedenti accertamenti. Il ragazzo è stato quindi immobilizzato con un gesso, in attesa di un busto. - il 9 aprile è stata eseguita biopsia ossea sotto guida TC che ha fornito reperti aspecifici per la presenza di tessuto cartilagineo ed è stata considerata non valutabile per la diagnosi; le colture eseguite sono risultate negative. - il 23 aprile è stata ripetuta la biopsia che ha fornito reperti compatibili con tessuto in fase rigenerativa con infiltrati di elementi monocitari e plasmacellule da riferire eventualmente a esiti di osteomielite, senza evidenza immunoistochimica di cellule di Langherans. - i successivi esami siero-immunologici e infettivologici non hanno fornito risultati patologici. - in data 8 maggio è stata eseguita una nuova RM che non ha mostrato significative variazioni rispetto a quella del 28 marzo. - ho inviato vetrini e CD con TC e RM ai colleghi del Rizzoli di Bologna e ho avuto un colloquio con loro: il loro parere clinico-radiologico è che verosimilmente si tratti di un granuloma eosinofilo, anche se le due biopsie eseguite non sono state diagnostiche. Mi hanno pertanto invitato a ripetere la biopsia TC-guidata, procedendo nella stessa seduta a un'infiltrazione loco-regionale di cortisone, dato che la patologia è monostotica. - i colleghi del Bambino Gesù (oncologa+radiologo+ortopedico) ritengono che in assenza di diagnosi non sia giustificata l'infiltrazione, ma tutt'al più la sola biopsia. Il ragazzo da quando porta il gesso (ora ha un busto) non ha più dolore, anche da sdraiato. Riferisce una generica astenia, ha una VES di 40 e un lieve movimento di LDH. A fronte di una situazione apparentemente favorevole dal punto di vista prognostico (due biopsie consecutive sono risultate negative per la presenza di cellule maligne), siamo rimasti al palo nella diagnosi che oscilla tra gli esiti di un'osteomielite clinicamente silente o una fase riparativa di istiocitosi X (senza dimostrazione di cellule di Langherans). A questo punto mi trovo a un bivio: "wait and see" dal momento che è possibile che anche la terza biopsia, a 3 mesi dall'esordio clinico, risulti non-diagnostica o procedere alla biopsia con infiltrazione di cortisone, considerando clinicamente assai probabile la diagnosi di istiocitosi. Le chiedo, se possibile, un parere in merito che mi aiuti a prendere una decisione. Nell'attesa di una sua risposta la ringrazio anticipatamente e le invio cordiali saluti Riccardo Schiavo Dott.Riccardo Schiavo U.O.Medicina Nucleare Ospedale Belcolle Viterbo 0761 338674 3296133410
Risposta
Carisimo collega,

credo che l'ipotesi di una ICL monostotica sia assai verosimile.

NON mi accanirei con una nuova biopsia poichè e' verosimile che la
malattia sia in fase di riparazione, il che è un bene, ma non ci
permetta di vedere quadri floridi e quindi diagnostici.

Assumo da quanto mi dice che NON ci siano altre manifestazioni cliniche
e che NON abbia diabete insipido.
In questa situazione la scelta migliore è quella di una terapia con
busto e monitoraggio.

In caso di comparsa di altre lesioni ossee andrei alla biopsia prima di
una terapia.

Mi tenga pure al corrente della evoluzione!
Cordiali saluti,

Maurizio Aricò
Direttore
Dipartimento Oncoematologia Pediatrica e Cure Domiciliari
Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer
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50139 Firenze
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16-06-2008 12:49

Istiocitosi a cellule del Langerhans

Domanda
Mia nipote di quasi 7 anni è affetta da istiocitosi a cellule del langerhans, infiltrante il tessuto muscolare scheletrico, il tessuto osseo e la dura madre. I MARGINI DI RESEZIONE CHIRURGICA dei tessuti molli, inchiostrati, non sono infiltrati dalla neoplasia.DI questo parla l'esame istlogico. A quali esami deve essere sottoposta adesso la bambina? Considerando che viviamo a Taranto eventuali esami li possiamo fare nella nostra città? Attendo una vostra risposta, cordiali saluti.
Risposta
Deve essere seguita da un pediatra oncoematologo.
Può andare a Bari in clinica pediatrica, che penso sia il più vicino a lei.
Mi faccia spaere se ha difficoltà!

Maurizio Aricò
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19-06-2008 19:49

eziologia della istiocitosi

Domanda
Egregio dottore, mio figlio di 14 mesi e' affetto da istiocitosi a cellule di langherans su teca ,femore,vertebra d9 e tibia dx; leggo molto in questo periodo e poiche' abito davanti alla ss9 fronte semaforo, vorrei sapere se ci puo' essere una relazione tra gli inquinanti di scarico delle vetture, e l'insorgere della malattia; leggo che il benzene causa leucemia ad esempio.....
Risposta
Direi proprio di no, stia tranquillo!


Maurizio Aricò
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16-06-2008 12:51

istiocitosi x

Domanda
salve PROF.MAURIZIO ARICO', le scrivo in quanto e' stato diagniosticato circa 3 anni fa l'isticitosi x a mio cugino che attualmente ha 24 anni siamo in piena disperazione in quanto questa malattia all'inzio aveva colpito i polmoni provocandogli di continuo pneumatoraci infatti anche oggi e' ricoverato in ospedale al monaldi di napoli ma poi pian piano ha colpito anche i denti facendogliene predere ben 5 e poi e' insorto anche il diabete insipido, come cura ha preso una pillola che stavano sperimentando che per un po' di tempo e' andata bene ma poi....avevano pensato anche ad un trapianto di polmoni visto che uno non funziona piu' e l'altro funziona al 70% ma hanno abbandonato l'ipotesi visto che la malattia ha colpito anche altri oragani. Insomma Prof. cosa dobbiamo fare c'e'una soluzione a questa malattia come dobbiamo muoverci? grazie
Risposta
Purtroppo come avevo anticipato tempo fa la terapia con imatinib non è
risolutiva nella ICL, e per questo io non la utilizzo.
La terapia migliore rimane la combinazione con vinblastina e prednisone.
Se avete un oncologo od ematologo disponibile a seguirvi, posso inviargli
il protocollo.

Fatemi sapere,


Maurizio Aricò
Direttore
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15-06-2008 07:23

cause della malattia; inquinamento centra?

Domanda
sarei grato a quanti mi leggono, sapere se anche loro abitano nelle vicinanze (nel giro di 50 metri) di statali,autostrade, centri ad alto traffico veicolare; sto' cercando infatti di capire se la istiocitosi che interessa mio figlio e' stata causata dal fatto di vivere praticamente sopra la ss9 e con davanti un bel semaforo== grazie a chi mi rispondera'.

24-10-2008 14:54

bambino di 4 mesi (Palermo) dignosticata istiocitosi

Domanda
Gentilisssimo prof. Aricò, da pochi giorni a mio nipote di 4 mesi,residente e ricoverato attualmente a Palermo,è stata diagnosticata l'istiocitosi. I sintomi sono stati febbre alta,ingrossamento di fegato e milza.Attualmente sta effettuando cicli di chemioterapia e trasfusioni. L'equipe medica ha scelto di effettuare esami anche ai familiari.Perchè? Inoltre volevo chiederle quante possibilità ci sono di sopravvivenza e/o guarigione per il bambino. Certa di una sua pronta risposta quanto prima possibile,la ringrazio. Distinti saluti Ester Palazzo
Risposta
Gia' risposto.

Maurizio Aricò
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