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AREA PAZIENTI

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25-10-2006 12:05

Sono un infermiere in

Domanda
Sono un infermiere in servizio e da un esame rx del cranio richiesto per la presenza di sinusite, è stata rilevata la presenza di una macchia sospetta al parietale sx, sottoposto successivamente ad esame TAC del cranio senza mdc, è stata confermata la presenza di un granuloma eosinofilo al diploe del parietale sinistro di 9 mm, preoccupato da tale risposta ho consultato un Neurochirurgo e sono attualmente in attesa della chiamata per essere sottoposto a biopsia. Vorrei maggiori delucidazioni in merito a tale diagnosi e cosa posso fare oltre la biopsia. Con ringraziamenti e distinti saluti
Risposta
Si puo' chiedere al neurochirurgo di fare una biopsia senza togliere tutto l'osso interessato. Questo permette di fare la diagnosi e lasciare spazio all'osso di riformarsi col tempo, senza bisogno di togliere una parte ampia di osso magari ricorrendo ad una placca o altro che poi rimarrebbe a vita. Certo vale la pena se la diagnosi e' confermata di fare una visita da un emato-oncologo esperto della malattia per valutare il quadro clinico nel suo insieme. Se crede, posso darLe qualche indicazione di un centro esperto vicino alla Sua residenza.

25-10-2006 12:05

Istiocitosi e fumo di sigaretta

Domanda
La mia curiosità riguarda la ripresa dell'abitudine al fumo di sigaretta in un paziente con diagnosi di Istiocitosi X a esclusivo interessamento polmonare: dopo un'astensione di due anni da tale abitudine e una stabilizzazione del quadro clinico-strumentale-laboratoristico di tale soggetto, è possibile che un'eventuale (e probabile)ripresa dell'attività della malattia possa seguire un decorso non più dipendente dal fumo di sigaretta? In breve: sono stati registrati casi in cui la ripresa di tale abitudine e la successiva nuova sospensione abbiano reso la malattia "indipendente" nella sua evoluzione dal fumo nonostante sia stata responsiva in passato?
Risposta
E' possibile che il fumo stimoli la malattia che poi diventa indipendente dal fummo, se e' questa la sua domanda! Maurizio Arico' Direttore U.O. Onco-Ematologia Pediatrica Ospedale dei Bambini "G. Di Cristina" Via Benedettini 1 90134 Palermo Tel. +39-091-6666131 Fax +39-091-6666001

25-10-2006 12:05

decesso

Domanda
EGREGIO DOTTORE Il caso è quello del ricovero di un bimbo di 2 anni al quale è stata fatta una TAC dopo tre giorni di ricovero, quando i primi sintomi erano quelli di febbre alta, debolezza, vomito, gonfiore degli organi addominali.Successivamente il bambino decedeva, nonostante la stazionarietà della malattia grazie alla terapia da protocollo operata per enfisema polmonare, in un ospedale privo di sala di rianimazione tanto che veniva rianimato a mano con una pompetta. Vorrei sapere se la mancata tempestività della diagnosi a causa della TAC non effettuata per il giorno successivo al ricovero come dapprima suggerito dai sanitari sia stata la causa della complicanza polmonare e quindi del decesso. Il suo aiuto sarebbe di importanza fondamentale. LA saluto con stima riservandomi di contattarla personalmente nell'attesa di una risposta che faccia ben sperare.

25-10-2006 12:05

Caro Dottore,a nostro

Domanda
Caro Dottore,a nostro figlio di 15 mesi è stato riscontrato un granuloma eosinofilo all'osso del femore sx ,dove è gia stato fatto un intervento chirurgico per toglierlo, ora dopo un rx scheletro è stato riscontrato un altro granuloma di 5 mm alla teca della nuca.I medici come hanno prestabilito della vinblastina e cortisone per 6 settimane,poi una cura di mantenimento per 4 volte ogni 3 settimane.per forza bisogna intervenire con una cura cosi' forte?-non è possibile fare delle radiazioni?-la cura è da fare subito?-che controindicazioni ci sono per un bambino cosi' piccolo?-che percentuale di guarigione c'è dopo i 6 mesi di trattamento?-per la diagnosi è sufficente un rx senza nessun esame istologico?-non è possibile intervenire chirurgicamente anche alla nuca?-Ringraziandovi anticipatamente porgiamo distinti saluti

17-03-2009 06:26

caro prof. ho 39 anni (h.1.55

Domanda
caro prof. ho 39 anni (h.1.55 peso 53kg.)dopo 6 anni di ricerche a gennaio 2005 mi è stata diagnosticata l'istiocitosi x polmonare , (io non ho mai fumato) mi è stato detto che è però dovuto dal fumo passivo, e' possibile? i miei sitomi sono; tosse persistente fino al rigetto in prevalenza se faccio fatica , ma mi è sufficente fare le scale perche mi venga l'affanno e di conseguenza lattacco di tosse presumo a causa della mia insufficenza respiratoria , Il sintomo iniziale che preannucia l'attacco di tosse è un forte fastidio alla gola dato da una specie di prurito (come quando si sente la necessità di schiarirsi la voce). La diagnosi è stata fatta dal POLICLINICO DI MODENA dopo avere fatto BRONCOSCOPIA con annessa biopsia e TAC. VISTO CHE SEMBRA NON ESISTERE CURA NON ESISTE PROPRIO NULLA CHE POSSA ALLEVIARMI QUESTA SOFFERENZA? GRAZIE!
Risposta

Non c'e' biasogno di invocare il fumo passivo, esista una quota di soggetti non fumatori che si ammalano di ICL polmonare, ad esempio anche bambini... Esistono cure. Si rivolga alla Dr.ssa E. De Juli, al Niguarda di Milano, che legge la mail. Mi faccia sapere, auguri!

Maurizio Aricò
Direttore
Dipartimento Oncoematologia Pediatrica
Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer
Viale Pieraccini, 24
50139 Firenze
tel. +39 055 5662739
fax  +39 055 5662746
m.arico@meyer.it

17-03-2009 06:27

istiocitosi dei seni

Domanda
buona sera Nel dicembre 2004 sono stato ricoverato al policlinico di Padova per trombosi arteria ulnare sn,radiale ed ulnare dx; trombosi tibiale posteriore ed anteriore dx;tombosi tibiale posteriore sn. Si sospettava una vasculite obliterante, tipo morbo di buerger. Sono stato trattato con vasodilatatori ed endotelio protettori (prostaciclina ev),con risoluzione delle algie e disestesie alle dita delle mani,netta riduzione della cianosi e miglioramento delle ulcere trofiche. dato il riscontro di ipereosinofilia e la storia di dermatite pruriginosa agli arti son stato visto da un allergologo, che nel sospetto di una genesi allergica dei disturbi sudetti mi consigliava monitoraggio degli eosinofili e delle ige e terapia con desloratadina. IL consulente ematologo, anche sulla base di un'obiettivita negativa per emopatie,non riteneva di dover approfondire con ulteriori indagini l'ipereosinofilia. DUE mesi piu tardi mi viene asportato un linfonodo ascellare sn con diagnosi;LINFONODO CON IPERPLASIA LINFATICA REATTIVA ED ISTIOCITOSI DI SENI. COLORAZIONI ESGUITE,BCL2-,BCL6-,CD138-,CD20+,CD21-CD22+,CD3+ CD30-,CD5-,CD79a+,CICLINA D1-. DIAGOSI del consulente ematologo;paziente in buone condizioni generali.All'esame istologico del linfonodo ascellare quadro verosibilmente reattivo,quadro emocromocitometrico,renale ed epatico nella norma. WBC9.20,RBC4.96,HGB15.2,HCT45.4,MCV91.5 MCH30.6,MCHC33.5.RDW13.7HDW2.49,LI2.25,NEUTROFILI39.7/3.65, LINFOCITI36.67/3.37,MONOCITI4.1/0.38/EOSINOFILI15.8/1.45, BASOFILI0.9/0.08,LUC 3.0/0.28. PIASTRINE250,MPV7.8,PDW62.2,PCT0.19 IGE6105. Cosa mi consigliate? distinti saluti Claudio Grazie Inoltre mi e' stato diagnosticato resitenza alla proteina c attivata (mutazione in formaeterozigote associata a deficit del fv di leiden
Risposta

mi sembra che la presenza di istiocitsoi nel linfonodo possa essere reattiva ad una malattia infiammatoria. Molto piu' rilevante e' la diatesi trombofilica. Esistono malattie che uniscono questi aspetti, come la sindrome da anticorpi anti-cardiolipina. deve ssere visto da un ottimo reumatologo e/o da un esperto di coagulazione. Si accerti se dove la seguono ce ne sono di esperti.

Maurizio Aricò
Direttore
Dipartimento Oncoematologia Pediatrica
Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer
Viale Pieraccini, 24
50139 Firenze
tel. +39 055 5662739
fax  +39 055 5662746
m.arico@meyer.it

17-03-2009 06:27

Istiocitosi x e gamma gt

Domanda
Sono uno studente di medicina dell'università di Pavia, stavo effettuando una ricerca sull'istiocitosi x e ho trovato il vostro sito. ne approfitto per porre una domanda: in un paziente giovane adulto con diagnosi di istiocitosi x è stato riscontrato un aumento della gamma gt. escludendo altre patologie correlate o un abuso di alcool vorrei sapere se questo aumento della sola ggt potrebbe dipendere da una localizzazione epatica della malattia. Purtroppo mi rendo conto di aver ben poche informazioni, sono stato incaricato di effettuare questa ricerca ma per ora non ho altri dettagli, sicuramente nei prossimi giorni potrò essere più preciso. Ringrazio già in anticipo e aspetto una risposta
Risposta

Vale la pena di fre uan ecografia del fegato per vedere se ci sono alterazioni di struttura. Se la struttura e' normale, gli enzimi GOT-GPT normali cosi' come la sintesi, penserei alla interferenza da farmaci. Se ci sono alterazioni, va discussa ulteriormente la ipotesi che sia da malattia; solo in questo caso una biopsia andrebbe presa in cosnidrazione.

Maurizio Aricò
Direttore
Dipartimento Oncoematologia Pediatrica
Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer
Viale Pieraccini, 24
50139 Firenze
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17-03-2009 06:27

granuloma eosinofilo c6

Domanda
Egregio Dottore, sono una ragazza di 24 anni di Firenze, a Settembre 2004 dopo un fortissimo dolore al collo e formicolio alla mano destra sono stata costretta a fare vari accertamenti. Il primo una radiografia rachide dorsale non rilevò niente, ma il dolore continuava, mi sono sottoposta ad una risonanza magnetica cervicale e dorsale, la quale rilevò un problema alla zona cervicale, mi sono allora sottoposta ad una Tac rachide cervicale, la risposta fu sospetto granuloma eosinofilo nell'emisoma destro di c6. Mi sono rivolta al Prof. Capanna di Firenze il quale mi ha prescritto una scintografia ossea, quest'ultima ha rilevato una piccolissima zona solo nella parte destra di c6 escludendo altri focolai. Adesso ogni 40 giorni da mi sottopongo ad una Tac di controllo, ad oggi non ho più fastidi o dolori e la mia vertebrina si sta ricostruendo, anzi dall'ultima analisi la lesione sembra inesistente, domani avrò il responso dell'ultima analisi. Il mio Professore ha per adesso escluso uso di cortisone e altre terapie, La informo che si è opposto all'esame istologico in quanto il punto delicatissimo avrebbe richiesto un'operazione che lui al momento non prende in considerazione. Porto il collarino da ormai sei mesi ma mi chiedo solo se questa malattia si può davvero combattere solo controllandola, mi è piaciuto molto l'approccio che il mio medico ha avuto con me, anche per le possibilità di diagnosi( non tutte positive) che mi ha dato all'inizio, la franchezza mi ha portato a fidarmi di lui. Oggi mi sento bene, anche se ho paura anche ad andare in macchina, mi chiedo solo se si conoscono i tempi di regressione e se la strada che fin'ora ho percorso le sembra giusta. Scusi la lunghezza della mia mail. Con stima. Simona
Risposta

Gentile signora, la cattiva notizia e' che lei sta combattendo da mesi con una malattia che alterato la sua vita. La buona notizia e' che ha trovato un medico di cui si fida e che, mi lasci dire, sa il fatto suo. La sua storia potrebbe essere davvero legata ad un granuloma eosinofilo, che puo regredire nel corso di alcuni mesi. Il cllare e' indispensabile per evitare danni nel frattempo. Concordo sul atto che la diagnosi istologica in questo caso non e' indispensabile anche perche' non c'e' indicazione a terapie diverse. Solo in caso di altre localizzazioni o manifestazioni che richiedano una chemioterapia sarebbe necessario confermare la diagnosi con una biopsia. Vada vanti come sta facendo, con fiducia, il trattamento e' del tutto condivisibile. Mi tenga informato, se crede. Auguri!

Maurizio Aricò
Direttore
Dipartimento Oncoematologia Pediatrica
Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer
Viale Pieraccini, 24
50139 Firenze
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25-10-2006 12:05

relazione fra linfonodi ascellari e istiocitosi

Domanda
gentilissimi io nel giro di 2anni e mezzo ho subito due mastectomia nel 2002 radicale a destra nel 2004 semplice a sinistra.l'8 di marzo2005 un sampling dell'ascella sinistra.pregressa diagnosi di carcinoma duttale in situ .l'istologico riporta: "n7 linfonodi ascellari esenti da metastasi, con aspetti di istiocitosi dei seni". cosa significa? mi devo preoccupare?

25-10-2006 12:05

istiocitosi polmoni

Domanda
mio nipote 20 anni con questa diagnosi ha un 40 % di capacità polmonare in meno di una persona normale che ne ha 97%. Posso chiederVi dove possa esserci un centro specialistico che cura tale patologia. Grazie Noi abitiamo in provincia di Treviso Marie